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Approfondimenti Fiscali

L’ALTERNATIVA DEL CREDITO DI IMPOSTA PER LE SPESE DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DEL 2020 E 2021

Il D.L. 34/2020 altrimenti detto “Decreto Rilancio” ha modificato le modalità con le quali è possibile beneficiare di agevolazioni fiscali per le spese di ristrutturazione edilizia e di efficentamento energetico, cioè tutti quegli interventi che genericamente danno diritto alla detrazione ordinaria del 50% oppure del 65% in vigore ormai da anni. 

La possibilità di poter scegliere tra diverse modalità di utilizzo

del beneficio fiscale è però limitata alle sole spese sostenute negli anni 2020 e 2021, e permette di tramutare la detrazione IRPEF ripartita in 10 anni in un credito di imposta immediatamente e interamente cedibile a terzi, oppure in accordo con l’esecutore dei lavori utilizzabile direttamente per il pagamento parziale dei lavori stessi mediante il meccanismo dello “sconto in fattura”.

Esistono quindi tre possibilità di utilizzare il beneficio fiscale relativo ai lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico.

  • La detrazione fiscale ordinaria: Detrazione IRPEF in 10 rate annuali sulla dichiarazione dei redditi, fino al limite di capienza dell’imposta IRPEF dovuta per ciascun anno. Nel caso l’imposta IRPEF di un anno sia inferiore alla detrazione spettante, la differenza non utilizzata non potrà essere riportata all’anno successivo e non potrà più essere utilizzata.
  • La conversione della detrazione in credito di imposta: solo per le spese sostenute nell’anno 2020 e 2021 il contribuente può comunicare all’Agenzia delle Entrate l’opzione per la trasformazione delle detrazioni fiscali in credito di imposta, immediatamente cedibile ad un Istituto finanziario.

Per le spese sostenute nel 2020 l’opzione potrà riguardare soltanto le 9 rate residue essendo scaduto il termine per l’opzione relativa al 2020.

http://www.tonellicatarcia.it/index.php/news/approfondimenti-fiscali/144-entro-il-16-marzo-si-deve-scegliere-come-utilizzare-le-detrazioni-edilizie

La cessione del credito La comunicazione dell’opzione per la conversione delle detrazioni in credito di imposta deve essere accompagnata dal contratto di cessione del credito con un Istituto finanziario, infatti la comunicazione dell’opzione deve contenere l’indicazione del cessionario del credito.

Questa soluzione consente di avere immediatamente accreditata la somma corrispondente al totale delle detrazioni fiscali relative all’intervento di ristrutturazione edilizia, ovviamente al netto degli oneri finanziari che l’Istituto di credito si trattiene a fronte dell’anticipo di un credito utilizzabile in 10 anni.

  • Lo sconto in fattura: Questa modalità di utilizzo del beneficio fiscale presuppone un accordo tra il contribuente e l’Impresa che esegue i lavori, e consiste in una riduzione dell’importo da pagare pari alla detrazione spettante, 50 oppure 65% della fattura.

Con questa modalità il contribuente paga all’impresa solo la differenza della fattura al netto dell’importo complessivo delle detrazioni, ed il credito viene automaticamente acquisito dall’impresa che a sua volta potrà cederlo oppure utilizzarlo nella forma di credito di imposta ripartito nel periodo ordinario di 10 anni. Per utilizzare questa modalità di fruizione delle detrazioni è il contribuente che ha l’onere di comunicare l’opzione all’Agenzia delle Entrate, indicando le generalità dell’impresa che ha accettato lo sconto in fattura ed alla quale dovrà essere attribuito il credito.

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